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The Thousands Yet Unborn
(Tutti quelli che verranno)
Un addio per il Senatore Edward Moore Kennedy

(8/09)

È con stupore e terrore che ho appreso della morte di Ted Kennedy, benché ormai fosse piuttosto prevedibile. La mia musa ha iniziato a barcollare questa primavera, con la morte di mia mamma, e io mi sto destreggiando nella serie di colpi fisici e di emozioni del 2009. Sembra che l’incaricato per queste cose abbia voluto assicurarsi che quest’anno fossimo privati di tutti coloro che erano qualcuno. Mia moglie dice che è opera di mia mamma: una donna che amava un partito, non poteva che affrontare il “dopo” chiamando a sé qualche grande per farle compagnia. John Updike, Frank McCourt, Walter Cronkite, Michael Jackson, e ora il Senatore Kennedy.

Sono scoraggiato, da mesi arranco per ritrovare la mia lampada di Aladino creativa. E anche se al momento le parole non mi riescono bene, non posso far altro che cercare di riflettere sulla storia della mia famiglia e su come la storia dei Kennedy ci abbia infiammato fino dai nostri albori, dalle radici comuni dei nostri nonni nei giorni del No Irish Need Apply di Boston, alla battaglia per la dignità nel trattamento delle classi inferiori da parte dei poteri trincerati dell’epoca, e le molte, moltissime campagne che seguirono. Mio padre raccontava delle nottate passate a discutere con i “secchioni” locali del Comitato Democratico sulle somme dei voti per Truman, e più tardi per Jack Kennedy.

Ed avendo io (relativamente) poche parole da dire al momento, posso solo recuperare quelle di chi ha condiviso tutte queste esperienze. Mio nonno, che si considerava orgoglioso di essere stato una delle “giacche blu” di Roosevelt, scrisse una volta una poesia su Billy Connery, suo amico e uomo del Congresso dal Sesto Distretto del Massachusets, che aiutò senza sosta in campagna elettorale. Connery era co-autore di uno dei più importanti brani della legislazione che contrassegnò le riforme del New Deal, anche se il suo nome fu poi escluso quando si iniziò a chiamare tale legge “Wagner Act”, o anche solo “Wagner”. La poesia di mio nonno riflette lo spirito del tempo e la lotta per un nuovo mondo, fondamento dei movimenti riformisti del Ventesimo secolo (la nota in calce è sua). Anche se io credo che lui rimarrebbe piuttosto costernato da come il liberalismo sia stato cooptato, negli anni, al servizio degli interessi dei ricchi, so che sarebbe orgoglioso e felice di destinare le stesse parole anche a Ted, l’ultima grande incarnazione di questi movimenti.

Bill Connery*
Di Joseph Patrick William Jennings

Oh, non era la luce nei suoi occhi che amavamo
Anche se quella luce c’era davvero
E non era il suono della sua voce che sentivamo
Era l’amore che aveva per il povero

Era l’amore che aveva per l’uomo che piangeva
O per l’uomo col cuore spezzato
Era la cura che aveva per le persone amiche
E per tutte quelle ancora da venire

E alla fine, anche se l’hanno messo così al freddo sottoterra
E la sua vita ormai è volata via
Noi sappiamo che l’anima che ci ha accompagnato fin dalla sua nascita
Non potrà mai morire

Rimarrà nel tempo dentro agli uomini che ha conosciuto
E in quelli che verranno
Tutto quelllo che ha cercato resterà vivo
E durerà per sempre

*co-autore originale della Legge Connery-Wagner sul Lavoro, considerata la “Magna Charta” dell’unionismo moderno. Ha servito quasi tutta legislatura Roosevelt da Lynn, Massachusetts.
Riposa in pace, Senatore Kennedy. Possa la strada sollevarsi per salutarti; possa il vento essere sempre dietro di te; la pioggia cadere delicatamente sui tuoi campi; e finché non ci rivedremo, possa Dio tenerti nel profondo della sua mano.

© © 2009 Daniel Patrick Welch. 
La riproduzione è consentita a patto che venga indicato l’autore e il link a http://danielpwelch.com. 
Tr. di Gianluca

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Lo scrittore, cantautore, linguista e attivista Daniel Patrick Welch vive a Salem, Massachusetts, assieme a sua moglie Julia Nambalirwa-Lugudde. Insieme gestiscono la Greenhouse School. Sono disponibili traduzioni degli articoli in più di ventiquattro lingue. Ogni link al sito è apprezzato. [Billy Connery © 1971 by Joseph W. Jennings] Il tributo di Welch a un’altra grande donna, Patricia Jennings-Welch, è disponibile su.